martedì 17 giugno 2008

Il muro



Ciao carissimi fratelli e sorelle, ora che vi siete registrati, entrate a far parte con i vostri post nel blog del Gruppo SS.Trinità.
Quindi scrivete, scrivete e scrivete, anzi postate, postate e postate.
Web Master

15 commenti:

Francesco ha detto...

Oggi un nuovo giorno, la luce dell'alba ha spazzato le tenebre della notte, la speranza sempre viva e presente è Gesù. Abbiamo atteso a Gerusaleme, abbiamo pregato con Maria nel Cenacolo e con lei abbiamo ricevuto il dono dello Spirito Santo e con lei siamo usciti per le strade, ci siamo fermati nelle famiglie e abbiamo dato la lieta notizia che Gesù ama e non siamo orfani. Ora ci spostiamo in internet. Frutto della Pentecoste è questa iniziativa. Questa vuole essere un luogo di incontro per ascoltare, discutere e pregare, dove potete fare le vostre richieste di preghiera, che verrano presentate a Gesù Eucaristia ogni venerdì pomeriggio, dai fratelli del ministero di intercessione. Un plauso va fatto ai nostri web-master, Massimo e Gisella, per il loro operato che in tempi record aggiornano il sito.
Tutto per Gesù e Maria
Suo Francesco

Giuseppe Genova ha detto...

Un saluto colmo di gioia a tutti i fratelli. Siamo Giuseppe e Adriana, vorremmo esprimere tutta la nostra felicità nell'aver appreso, martedì sera, che ancora nel mondo esistono ragazzi amanti del Signore, ragazzi i cui occhi esplicitano serenità ed un' intrinseca passione nei confronti di Dio Padre, ragazzi che non cercano freneticamente la via del mondo, di un mondo gravido di desideri volubili che possono tradursi presto ineluttabilmente in voglie incontenibili verso tutto ciò che è il male. ....Abbiamo partecipato per la prima volta alla funzione dedicata ai giovani, ed abbiamo percepito quella pace che da tanto tempo inseguivamo, quella pace che solo la presenza del Signore ti può donare. Speriamo di rinnovare questa esperienza il prossimo martedì, tentando di conciliare i nostri orari anche con quelli relativi al rinnovamento dello spirito. Ciao a tutti.

Giuseppe Genova ha detto...

Un saluto colmo di gioia a tutti i fratelli. Siamo Giuseppe e Adriana, vorremmo esprimere tutta la nostra felicità nell'aver appreso, martedì sera, che ancora nel mondo esistono ragazzi amanti del Signore, ragazzi i cui occhi esplicitano serenità ed un' intrinseca passione nei confronti di Dio Padre, ragazzi che non cercano freneticamente la via del mondo, di un mondo gravido di desideri volubili che possono tradursi presto ineluttabilmente in voglie incontenibili verso tutto ciò che è il male. ....Abbiamo partecipato per la prima volta alla funzione dedicata ai giovani, ed abbiamo percepito quella pace che da tanto tempo inseguivamo, quella pace che solo la presenza del Signore ti può donare. Speriamo di rinnovare questa esperienza il prossimo martedì, tentando di conciliare i nostri orari anche con quelli relativi al rinnovamento dello spirito. Ciao a tutti.

michele ha detto...

Oggi 1 giugno 2008.. volevo lasciare il mio primo commento..

Un saluto a tutti voi fratelli e sorelle del gruppo ss.trinità..
credetemi faccio fatica a scrivere..l'emozione mi ha bloccato le dita...ma nessuno può fermarmi per dire che DIO è AMORE!!! e si,è proprio così!!
GESù è tutto..ci sta sempre vicino.. non ci abbandona mai!! pregatelo e lodatelo...confidate in lui...
Pregate anche la nostra mamma MARIA..lei che con il suo velo celeste ci copre e ci riempe d'amore.. quanto è stato bello incontrarla a medugorje..è lì che ho avuto l'emozione più grande..
sul quel monte, vedendola da lontano..dal mio viso iniziarono ha cadere lacrime..e a cuore aperto le sussurrai:"ECCO MAMMA,SONO ARRIVATO." bello,bello,bello!!! ogni qualvolta che ripenso a questa emozione..mi riempio di gioia...GRAZIE GESù E GRAZIE MARIA PER AVERMI CHIAMATO.. ..ciao fratelli e sorelle...michele..

Giuseppe Genova ha detto...

Alla luce degli ultimi incontri liturgici tra cui anche l’incontro concernente i gruppi di preghiera, voglio spendere alcune parole per il gruppo giovani ed in modo particolare per il Signore.
Ribadisco ancora una volta, la mia gioia nel toccare con mano che i giovani non sono solo scioperi e manifestazioni, fini a se stesse, contro questa o quella riforma, che in fin dei conti è solo un pretesto come un altro per menare le mani rompere qualche cranio, giovani che non si spendono solo in banali e fugaci divertimenti per una festa in onore di qualcuno o qualcosa importato dagli Stati Uniti, trasformandosi in facili prede dell’alcol, della droga, di corse in auto ecc, oltre che in olocausti di un feroce consumismo che soffoca le tasche dei genitori, giovani che non sono solo sesso, discoteca, capi d’abbigliamento firmati, poveri e venali accessori per riconoscersi come seguaci del branco, non sono solo tv spazzatura e gadget tecnologici, ci sono anche giovani, grazie a Dio, tenaci e ferventi, certi ed amanti del Signore. Giovani che sentono e vivono davvero la dolce presenza del Signore, che lottano, attraverso la forza di Dio, per ottenere il proprio posto in una società malata che cerca freneticamente di addestrarli su quelli che sarebbero i “valori” difformi da quelli proposti dalla Bibbia, una società che rifiuta senza troppi fronzoli l’amore di Dio. Sono giovani che non lamentano il fatto che la loro vita non è gravida di volubili successi incorniciati, magari, da prestigiosissimi posti di lavoro a cui il “dio denaro” ormai sembra sempre più indirizzare, sono giovani che, piuttosto, hanno cercato con tutte le loro forze di raggiungere un proprio obiettivo, sono giovani laureati, brillanti, colti, svegli, grandi nella generosità da offrire senza volere per forza una controparte, giovani che hanno scelto una strada diversa da quella universitaria ossia quella di un lavoro incorrotto e degno di essere vissuto come tale, giovani che stanno immettendosi solo adesso nel laborioso universo accademico, giovani che hanno preferito la famiglia alla carriera, giovani che hanno scoperto una nuova e vigorosa famiglia: la famiglia del Signore. Anche grazie a loro, Adriana ed io abbiamo intrapreso questo difficile ma doveroso cammino verso una fede smarrita che quasi stentava ad essere ripercorsa. È meravigliosa la pace che si prova nel proprio cuore quando ci si riunisce tutti insieme a lodare Dio. Tuttavia, mi rendo conto che la strada è ancora lunga, e la fede che attende al di là del sentiero non si guadagna con semplicità, ma dopo un’attenta disamina della nostra vita trascorsa e futura, solo dopo una piena consapevolezza che il Signore c’è ed opera in mezzo a noi, soprattutto quando meno ce lo aspettiamo, solo dopo che abbiamo capito che non siamo cristiani solo dentro la casa di Dio ma prima di tutto fuori da questa. Allora si che guarderemo il mondo da un altro punto di vista, noi con qualche difficoltà lo stiamo facendo, e voi? Vorrei dire il mio Grazie al Signore, perché affidandosi alle sue mani ed avendo tanta fiducia in lui, sento che il Signore risponde, riconoscendo noi come suoi figli ed umili servi di cui servirsi per portare la sua parola nei cuori degli scettici e degli atei.

yusuf ha detto...

Alla luce degli ultimi incontri liturgici tra cui anche l’incontro concernente i gruppi di preghiera, voglio spendere alcune parole per il gruppo giovani ed in modo particolare per il Signore.
Ribadisco ancora una volta, la mia gioia nel toccare con mano che i giovani non sono solo scioperi e manifestazioni, fini a se stesse, contro questa o quella riforma, che in fin dei conti è solo un pretesto come un altro per menare le mani rompere qualche cranio, giovani che non si spendono solo in banali e fugaci divertimenti per una festa in onore di qualcuno o qualcosa importato dagli Stati Uniti, trasformandosi in facili prede dell’alcol, della droga, di corse in auto ecc, oltre che in olocausti di un feroce consumismo che soffoca le tasche dei genitori, giovani che non sono solo sesso, discoteca, capi d’abbigliamento firmati, poveri e venali accessori per riconoscersi come seguaci del branco, non sono solo tv spazzatura e gadget tecnologici, ci sono anche giovani, grazie a Dio, tenaci e ferventi, certi ed amanti del Signore. Giovani che sentono e vivono davvero la dolce presenza del Signore, che lottano, attraverso la forza di Dio, per ottenere il proprio posto in una società malata che cerca freneticamente di addestrarli su quelli che sarebbero i “valori” difformi da quelli proposti dalla Bibbia, una società che rifiuta senza troppi fronzoli l’amore di Dio. Sono giovani che non lamentano il fatto che la loro vita non è gravida di volubili successi incorniciati, magari, da prestigiosissimi posti di lavoro a cui il “dio denaro” ormai sembra sempre più indirizzare, sono giovani che, piuttosto, hanno cercato con tutte le loro forze di raggiungere un proprio obiettivo, sono giovani laureati, brillanti, colti, svegli, grandi nella generosità da offrire senza volere per forza una controparte, giovani che hanno scelto una strada diversa da quella universitaria ossia quella di un lavoro incorrotto e degno di essere vissuto come tale, giovani che stanno immettendosi solo adesso nel laborioso universo accademico, giovani che hanno preferito la famiglia alla carriera, giovani che hanno scoperto una nuova e vigorosa famiglia: la famiglia del Signore. Anche grazie a loro, Adriana ed io abbiamo intrapreso questo difficile ma doveroso cammino verso una fede smarrita che quasi stentava ad essere ripercorsa. È meravigliosa la pace che si prova nel proprio cuore quando ci si riunisce tutti insieme a lodare Dio. Tuttavia, mi rendo conto che la strada è ancora lunga, e la fede che attende al di là del sentiero non si guadagna con semplicità, ma dopo un’attenta disamina della nostra vita trascorsa e futura, solo dopo una piena consapevolezza che il Signore c’è ed opera in mezzo a noi, soprattutto quando meno ce lo aspettiamo, solo dopo che abbiamo capito che non siamo cristiani solo dentro la casa di Dio ma prima di tutto fuori da questa. Allora si che guarderemo il mondo da un altro punto di vista, noi con qualche difficoltà lo stiamo facendo, e voi? Vorrei dire il mio Grazie al Signore, perché affidandosi alle sue mani ed avendo tanta fiducia in lui, sento che il Signore risponde, riconoscendo noi come suoi figli ed umili servi di cui servirsi per portare la sua parola nei cuori degli scettici e degli atei.

Vicè Lp ha detto...

ooooo ke bella l'adorazione giovani ... ke bello vedere ke nonostante tutti i problemi nel mondo Dio riesce ad operare sempre in particolare su noi giovani ... ke bello vedere ke di mese in mese il numero di giovani aumenta a vista d'occhio, tutto questo è merito suo non merito nostro ma merito suo ... noi per lui nn facciamo niente ... aiutiamolo nel nostro piccolo ... è sempre meglio di niente ...

Giuseppe Genova ha detto...

La notizia è nuova, appena sfoderata dalle agenzie stampa, la battaglia degli atei non conosce tempo, non conosce confine, non conosce limiti tanto da lambire i meandri del ridicolo. Dal 4 febbraio è possibile che i bus di Genova transiteranno tappezzati da una scritta disarmante: “la cattiva notizia è che Dio non esiste, quella buona è che non ne hai bisogno”. Questa è stata la geniale e quanto mai autentica idea promossa dall’Uaar (unione degli atei e degli agnostici razionalisti). Vi starete chiedendo, come ho fatto io oggi quando ho dato una sbirciata al giornale, “ma perché proprio a Genova”? Genova sarà la prossima città che ospiterà la variopinta kermesse omosessuale, il gay pride, Genova è anche la città che ha dato i natali al tanto vituperato presidente della conferenza episcopale italiana Angelo Bagnasco, l’uomo nero che avrebbe l'audacia di citare le “fiabesche” Sacre Scritture. Dunque questi spiriti ispiratori della società civile odierna, il cui portavoce è uno sconosciutissimo Giorgio Villella 72 anni, fungerebbero da impavidi paladini dei più deboli, tanto da definirsi atei agnostici razionalisti. E poco importa se le più grandi menti del XIX e del XX secolo del calibro di Einstein, Galileo Galilei, Isac Newton, Maxwell, Planck sono stati credenti, poco importa se questi omini da 4 soldi hanno dimostrato le più grandi teorie della scienza e definito leggi che governano il mondo e la natura, svelando altresì il connubio scienza-fede, che a detta di un altro soldo di cacio che risponde al nome di Antonino Zichichi, anche lui credente invasato, difficilmente può essere scisso. Ma vediamo quale sarebbe l’attenuante di tale maestria. I “signori” dell’Uaar affermano che è loro intenzione proteggere i diritti degli omosessuali e soprattutto infliggere un duro e decisivo colpo alla Chiesa che sembrerebbe voler violare e demolire i diritti dei più deboli, nonché fagocitare le molteplici ingerenze nella nostra società pseudo-civile laica. Io quindi rivolgo a voi fratelli una domanda, fino a dove riuscirà a spingersi la mente contorta di questi nobiluomini, che pur di imporre il loro subdolo credo, cercano di proporre ai giovani queste simili idiozie, negando talaltro Dio e Suo Figlio Gesù nostro Signore, che immolandosi come capro espiatorio per i peccati di tutti, ha osservato inerme ma con ferma decisione la morte che gli andava incontro, riuscendo comunque a vincerla. Oggi, fratelli, anche noi possiamo vincere, se non la morte almeno tutte le ardue congetture che sono state fatte nel corso del tempo nei confronti del Signore, batterle con gli unici supporti donatici, l’amore e la conoscenza, istruire anche i più scettici sulla vita, le opere e gli insegnamenti di Gesù. Questo è un compito affidato da Gesù agli apostoli e noi continuando ed imitando la loro opera siamo tenuti a sforzarci di far giungere il messaggio di Dio a molti, a tutti quanti sono degni di essere suoi figli. Il messaggio è che Dio c’è e noi tutti ne abbiamo bisogno nel bene e nel male!

yusuf ha detto...

E’ la storia di un uomo “quasi” credente che non pratica alcun culto, il quale crede che, tutto sommato, qualcuno lassù dovrà pur esserci.. E’ la storia di un non praticante che si ammala di una brutta infermità. E’ la storia di un sofferente credente ma non praticante che decide di recarsi presso un ospedale del nord per sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. E’ la storia di un infermo credente ma non praticante circondato da tanti parenti ed amici che pregano per lui e per la sua famiglia. E’ la storia di un uomo che viene condotto, su di un lettino, verso il corridoio che gli farà da balia per qualche minuto in attesa che giunga il suo momento. E’ la storia di un uomo che trovatosi da solo in quel corridoio viene assalito da tanti pensieri che da subito cominciano a percorrergli la mente, portando con sè le ombre dell’angoscia, dello sconforto, della tristezza, dell’ansia, dell’apatia e del dolore, è la sua storia che continua con il suo sguardo che distrattamente si poggia su di un crocifisso fissato proprio sopra la sua testa ed è allora che si accorge che qualcosa in lui stava cambiando, non si sentiva più triste, né provava più angoscia, né viveva più quel tremendo affanno, né era più insensibile alla vista di quel crocifisso che quasi lo chiamava per nome, e non si riconosceva più in quello sconforto. E’ la storia di un uomo che ha percepito una presenza vicino a lui, una presenza vigorosa che lo ha rinfrancato, che lo ha incoraggiato ad affrontare con fiducia quell’intervento. E’ la storia di un uomo che ha sentito forte dentro di lui la dolce presenza del Signore. E’ la storia di quell’uomo che adesso sta meglio. E’ la storia di un uomo che adesso ha capito cosa ha fatto per lui Gesù, e quanto forte sia la preghiera di comunione.
E’ una storia si, ma non una fiaba. Sono le peripezie di un uomo quasi credente ma non praticante. E’ la storia di Ettore. Una storia vera, verissima di un uomo che prima era indifferente a Gesù e a quanto ruota intorno a lui. E’ la storia di un uomo che ora si è ricreduto!
Grazie Gesù!

Adry ha detto...

Ciao a tutti!!! Sono Adriana.
Qsto è il mio primo commento e come prima cosa volevo gridare al mondo intero che GESU' E' IL SIGNORE!!! ALLELUIA!!!
Ragazzi sono così felice di aver iniziato qsto cammino che ha come scopo quello di incontrare Gesù.
Beh, io posso dire di aver sperimentato il suo grande amore...ma ho ancora MOLTO PANE DA MANGIARE!
Da quando io e Giuseppe -la mia vita- abbiamo iniziato a frequentare il grupppo ci siamo "innamorati" di tutti voi perchè ci avete aiutato ad avvicinarci sempre più al Nostro Signore Gesù.
Grazie, perchè con voi abbiamo imparato a lodare il Signore anche con il canto -e scusami maestra Flò se a volte nn prendo bene la nota...ah ah ah!
Vi voglio 1mondo di bene e ringrazio il Signore per avermi fatto conoscere tutti voi!!!
Baci baci!
Adry!

Adry ha detto...

Ciao carissimi fratelli, sapete che vi voglio bene?
Quando non riusciamo a vederci sento che manca una parte importante di me...si,perché ormai voi siete parte di me, della mia vita.
Siete un gruppo fantastico, timorato di colui che lo ha creato, di colui che ha donato la sua vita per salvarci dal male.
Io non rimpiango nulla del mio passato, perché se non avessi fatto quegli errori non sarei parte di voi - insieme a Giuseppe, l'amore mio, naturalmente.
Grazie a Dio abbiamo aperto il nostro cuore a LUI, abbiamo sentito la sua chiamata e dopo qualche titubanza - il maligno non cessa mai di "lavorare" -abbiamo iniziato a capire cosa significa amare il tuo prossimo senza essere ricambiati, donare aiuto a chi ne ha bisogno...diciamo che abbiamo iniziato a capire cosa Gesù ha voluto farci comprendere attraverso la sua vita, che per tutti noi deve essere MODELLO DI VITA!
A stasera miei dolcissimi amici...un abbraccio, Adriana e Giuseppe!
GESU' E' IL SIGNORE!!!

Adry ha detto...

Ciao miei cari fratelli...sapeste quanto mi mancate! Sabato ormai è alle porte e il Signore Gesù non vede l'ora di vederci tutti insieme per adorare e invocare il suo Santo Spirito! Sabato ricordiamo la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, lo Spirito di amore, di vita, di pace e soprattutto di sapienza. Gesù è sapienza e avendo LUI nel nostro cuore avremo la piena conoscenza di ciò che è bene, di ciò che è a LUI gradito...noi siamo i suoi figli e LUI è il nostro creatore che ci ama e ci custodisce giorno dopo giorno accompagnandoci verso la vita eterna.
COSA DESIDERIAMO DI PIU' DALLA VITA?!
GESU' ti amo!

Adry ha detto...

Ciao carissimi fratelli...Gesù è il Signore delle nostra vita!
Il weekend al SARACEN è stato fantastico...Gesù è stato li presente, in mezzo a noi, in ogni momento della giornata...e soprattutto durante l'effusione.
Che esperienza unica...io, Giuseppe,Serena e gli altri fratelli uniti nel nome del Signore abbiamo ricevuto uno dopo l'altro lo Spirito Santo, la benedizione del Signore, la sua parola per noi.
Io non riuscivo a smettere di piangere...e di ridere...
Ho provato davvero qualcosa di unico...mentre gli oranti pregavano per me ho sentito la presenza del Signore...e poco dopo è stata proclamata la parola che Gesù mi aveva donato..IS 43, 1-5.
Mentre la leggevano, io piangevo ininterrottamente...ho sentito Gesù che parlava al mio cuore, che mi stringeva a sè..e non riuscivo a smettere di dirgli GRAZIE...e dico GRAZIE anche a voi, miei fratelli, per aver creduto in noi, per averci incoraggiato a compiere questo grande passo tanto desiderato dal NOSTRO PADRE...ora mi sento ancora più vicina a Gesù e proprio per questo gli chiedo la perseveranza, perchè da questo momento in poi nel nostro cammino si presenteranno più "OSTACOLI" e avremo bisogno sempre più del suo sostegno.
Ora posso veramente dire: HO INCONTRATO TE GESU' E OGNI COSA IN ME E' CAMBIATA.
Gesù TI AMO.....

Adry ha detto...

Buongiorno a tutti miei cari fratelli.
Beh, che dire del pellegrinaggio a Medjugorje........quando ho messo piede in questo piccolo paese benedetto dalla nostra mamma Maria ho provato grande emozione.Trascorso il primo giorno ancora non riuscivo a provare ciò che ero sicurissima di provare una volta arrivata alla meta.Ero come sopraffatta da totale apatia.le salite sui monti non hanno provocato in me quel pianto che invece vedevo sui volti di tutti coloro che mi circondavano.Ero serena,anzi quando arrivavo alla meta ero felice. addirittura sorridevo.E mi chiedevo cosa mi fosse accaduto.Quella non ero io.La Adriana che piange non appena si inginocchia davanti all'ALTISSIMO.Così il giorno prima del ritorno a casa mi sono detta:NON POSSO TORNARE COSI' A CASA...ANCORA CON QUEL GRANDE PESO CHE MI OPPRIME.E ascoltando il consiglio del grande VITO,io e Peppe decidemmo di trascorrere la mattinata nella cappella dell'adorazione.Arrivati li era in corso la celebrazione della messa in spagnolo e precisamente era il momento della celebraz. eucaristica.Mi inginocchio e inizio a chiedere fortemente a Gesù di scuotermi,spalancare il cuore per poter sentire il suo immenso amore.Al ritorno dalla comunione mi inginocchio nuovamente e inizio a sentire un immenso e indescrivibile calore nel mio cuore....e scoppio in lacrime.Diciamo che ho pianto per tutta la mattinata ininterrottamente e da quel momento inpoi ogni qual volta accoglievo in me il corpo di Cristo scoppiavo in lacrime.ECCO COSA E' STATO PER ME MEDJUGORJE!

Max ha detto...

Vi riporto l'email mandatami da Dino e Adriana nostri amici pellegrini

Carissime/i,

intanto vogliamo scusarci con tutti coloro che non siamo stati in grado di salutare e ringraziare personalmente e poi, non avendolo potuto fare, al termine del nostro Pellegrinaggio, vogliamo ringraziare la nostra Mamma celeste per averci chiamato a Medjugorje. In questo santo luogo Maria ci ha dato la possibilità di trovare e riscoprire la Grazia del Padre, l’Amore sacrificale del Figlio e l’Ardore dello Spirito Santo. A Medjugorje si trova “il vero senso della vita”! Vogliamo anche ringraziare Maria per averci chiamato a condividere, con tutti voi, questa meravigliosa esperienza d’Amore e questo momento di crescita del nostro impegno cristiano per la vita di ogni giorno. Vi abbracciamo fortemente in Cristo Gesù e vi diciamo: “Grazie, per la Vostra Amicizia e per il Vostro affetto”. Auguriamo a tutti Voi di operare sempre più nella “Vigna del Signore”, accompagnati dalla nostra fedele preghiera, ma soprattutto dall’Amore materno di Maria. Invochiamo su tutti Voi e le Vostre famiglie abbondanti benedizioni del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Un forte e caloroso abbraccio, Adriana e Dino (Placido) Valenti